Bambini e la tecnologia nella scuola

Sempre più presto noi genitori dobbiamo fare i conti dell rapporto dei nostri bambini e la tecnologia, non è sempre facile capire quali sono i veri vantaggi e svantaggi della tecnologia nella vita dei piccoli e quali sono veramente le conseguenze di una vita sempre più connessa.

Ma cosa scelgono i genitori della Silicon Valley? Come si comportano le mamme e papà che creano le tecnologie che invadono la vita dei nostri piccoli e la nostra?

I guru della Silicon Valley sempre di più scelgono scuole non tecnologiche per loro figli

Sono rimasta molto sorpresa nello scoprire che molti dei guru della Silicon Valley hanno scelto, per i loro figli, scuole che puntano sulla creatività e manualità, escludendo totalmente la tecnologia. Si, le grandi menti di Apple, Google, Yahoo, eBay… per i loro figli scelgono scuole che usano la natura, le arti, lavori manuali come pilastri della educazione e escludono il rapporto dei bambini e tecnologia in modo rigoroso, peggio di una comunità Amish…

Tra queste scuole a fare più successo sono le scuole Waldorf o Steineriane, creata da Rudolf Steiner, pedagogista e filosofo, fondatore dell’antroposofia, della medicina antroposofica o steineriana e della pedagogia Waldorf stessa.

Le motivazione dietro questa scelta? Attuali studi svelano che le scuole che hanno investito molto di più in Computers hanno avuto risultato peggiori in lettura, matematica e scienze.

I grandi della tecnologia sanno anche che la tecnologia attuale sarà completamente obsoleta a breve tempo e impararle nell’infanzia non è altro che perdita di tempo, invece una scuola che ti prepara a pensare e prendere decisioni, sviluppare i talenti naturali e principalmente a concentrarsi è fondamentale per la serenità e un corretto sviluppo.

Questo è un bello libro che racconta la vita di Rudolf Steiner: Rudolf Steiner. La vita e l’opera del fondatore dell’antroposofia

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Esiste il bisogno di una pedagogia alternativa?

Sono sempre di più quelli che credono che le basi della scuola votate ad obiettivi quali la qualificazione professionale e la produttività economica siano parte fondamentale degli insuccessi scolastici e fonte di grande demotivazione intellettuale.

Si potrebbe dire che il “sistema” decide la nostra funzione nel mondo già dei primi banchi di scuola e quello che potrebbe sembrare un’ottima soluzione, come il finanziamento privato all’educazione, fa si che la scuola diventi null’altro che centro di reclutamento di un meccanismo inquinato e sterile, dove l’uomo non è altro che parte integrante di una catena di montaggio. Si educa soltanto per supplire una domanda di lavoro e la vera funzione della scuola, quella che sarebbe costruire persone con inventiva e la voglia di rivoluzionare il futuro è inesistente.

Da tutto questo provano sfuggire non solo tantissimi genitori della Silicon Valley ma molti altri che scelgono metodi pedagogici alternativi come le scuole all’aperto, idea nata in Germania ma che prende piede in molti paesi. Sempre di più le scuole assomigliano a carceri di sicurezza massima, se pensiamo alle scuole americane abbiamo il quadro perfetto. Infatti anche negli USA crescono i numeri di genitori che scelgono di educare i figli con questo metodo, dove i bambini studiano in boschi e nello zaino portano soltanto una piccola lavagna, acqua, merenda e impermeabile per la pioggia. Scuole che, pertanto, escludono totalmente il rapporto dei bambini e la tecnologia.

Cosa cercano questi genitori? Una scuola che insegni ai figli, crescendo, ad imparare a comprendere quale sarà il proprio ruolo nel mondo e nella società, senza imposizioni, seguendo i propri gusti e talenti.

I rischi di una scelta alternativa di educazione?

Mio marito che nella prima infanzia ha fatto una scuola diciamo alternativa, mi ha sempre raccontato dello shock nel cambiare scuola, uscendo da un ambiente dove vedeva sempre rispettati i suoi tempi, i suoi gusti, da un ambiente ideale e costruito su misura, al trasferirsi a una scuola “tradizionale”, non è stato facile per lui accettare che il mondo fuori è molto diverso. Si perché uno dei rischi è proprio questo, crescere come all’interno di un’incubatrice  dall’ecosistema ideale, isolati dal mondo esterno e non preparati abbastanza per la durezza del mondo reale.

 

Bambini e tecnologia: il nostro difficile rapporto con gli smartphone

Mentre alcune scuole arrivano ad ammettere il utilizzo degli smartphone all’interno delle sale d’aula, crescono i numeri degli studi che raccontano i rischi del rapporto dei bambini con tecnologie come gli smartphone, tablet, video giocchi…

Ormai quasi tutti noi genitori abbiamo approfittato dal telefonino o tablet almeno una volta per, magari, riuscire a cenare in santa pace o finire un lavoro… Scagli la prima pietra chi non ha mai fatto… ma, quante volte il tablet non è diventato un muro tra di noi? Abbiamo visto cosa può succedere quando iniziano ad abusare dell’utilizzo di essi e delle guerre per riprendere il controllo della situazione, stabilendo un tempo massimo di uso.

Ma, quando siamo noi genitori a non riuscire a staccare dalla tecnologia?

Quante volte interrompiamo un momento di giochi o chiacchera con i nostri figli per controllare il telefono? Attuali studi della università degli Illinois racconta che ormai lo facciamo praticamente tutti e eccessivamente, arrivando a sentirci persi senza poter contare sull’utilizzo delle tecnologie come smartphone, tablets, computers… Negli Stati Uniti un sondaggio svela che il 62% dei bambini si lamenta che i genitori sono troppo distratti dai mezzi tecnologici per ascoltarli.

I figli dei genitori viziati in tecnologia hanno più attacchi d’ira, fanno più bizze e piangono di più. Gli studi dicono che i livelli di frustrazione dei bambini che hanno una chiacchierata interrotta dai genitori per utilizzo dei mezzi tecnologici, sono altissimi e alcuni bambini diventano estremamente aggressivi.

Il consiglio degli specialisti è che i momenti tra bambini e genitori sia esclusivo e escluda l’utilizzo di mezzi  tecnologici, cancellando i rischi di interruzione. L’allontanamento tra genitori e figli è causato al 51% da utilizzo di smartphone, tablets…

E se non riesci più stare lontano da telefonini, computer… Bene è arrivato il momento di una bella disintossicazione della tecnologia e magari pure di una terapia.

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