Ecco la mia Recensione Rogue One: A Star Wars Story, di G.Edwards, il nuovo capitolo della saga creata da George Lucas, attesa da milioni di fans nel mondo… Noi compresi.
Difficile tentar di fare una recensione Rogue One, non voglio spoilerare nulla e neppure esser troppo critico come tutti coloro che amano soltanto i primi tre.
Dirò che si tratta d’un episodio popolato da nuovi eroi o meglio, da personaggi che troveranno modo di divenirlo, nel corso della storia, tralasciando il proprio ego ed i propri interessi particolari per perseguire un bene superiore e collettivo: la libertà.
La protagonista, interpretata da Felicity Jones, si trasforma da elemento che fugge da tutto, inseguendo la sola sopravvivenza in capo d’una rivolta contro l’Impero e la sua macchina di morte, sfidando addirittura la resistenza ufficiale.
Per fare ciò metterà insieme un mucchio selvaggio, una squadra pronta al martirio, unita dai grandi ideali di riscatto personale e lotta alla dittatura.
Rogue One vanta un cast multietnico, come dev’essere per una pellicola che parla di mondi e non di paesotti… Uno dei miei eroi action di sempre, Donnie Yen, ha qui un ruolo primario, centrale e non, semplicemente, creato per attrarre pubblico dell’estremo oriente.
In questa pellicola il tono è assai più adulto e più crepuscolare rispetto ad altri films Disney: i protagonisti sono costretti a mettere in gioco la loro stessa vita, senza sicurezza d’uscire tutti interi dalla sfida.
E’ una storia bellica, nel vero senso della parola, non esiste pausa né tregua, la splendida battaglia finale, sul pianeta Sarif, girata alle Maldive, non ti lascia respirare un minuto, t’incolla alla sedia ma non e’ l’unica scena di battaglia memorabile di Rogue One ed è forse questa la nota che vorrei sottolineare nella mia recensione: questo è un film di guerra e la guerra lascia morti, devastazioni e non sempre tutti i buoni tornano a casa.
Stop… Sto rivelando troppo e non voglio farlo.
Vi invito a vedere, perciò, Rogue One a Star Wars story, cercando d’apprezzarne il tentativo d’innovazione, di cambiamento nel genere, consapevoli che non vi annoierete neppure per un minuto.
Rogue One: A Star Wars Story e le location del film
Come anche nella saga di Star Wars, le location e ambientazioni hanno un valore fondamentale.
Questo è valso anche per Rogue One. Le Maldive sono tra le ambientazioni più belle e gettonati per le pellicole negli ultimi anni, qui utilizzate per rappresentare il pianeta Sarif.
Suggestiva anche la scelta dell‘Islanda, con le sue spiagge e monti freddi e quasi lunari.
Da non dimenticare il deserto della Giordania, già utilizzato da Ridley Scott per The Martian.
Il Guatemala per raffigurare la base ribelle di Yavin IV con i suoi templi di Tikal.
Anche la stazione della metropolitana di Londra Canary Wharf Station è stata usata per una scena di inseguimento all’interno della Morte Nera. La scena è stata girata tra la mezzanotte e le quattro del mattino, mentre la stazione era chiusa al pubblico.